I racconti del Borgo
Manca poco alla festività più bella e gioiosa di tutte, sarà perché a Babbo Natale noi abbiamo sempre creduto ma ogni anno aspettiamo il 25 Dicembre con trepidazione. Ancora di più ci piace addobbare il Borgo, appendere le calze ai camini e accendere luci e candele, impacchettare i regali e scrivere bigliettini di auguri per amici vicini e lontani… per fargli sentire l’atmosfera del nostra Natale in Toscana!
Il Natale in Toscana, ha poi le sue tradizioni speciali, vi raccontiamo le tre che secondo noi vanno assolutamente rispettate:
1- L’albero di Natale: c’è un giorno preciso per fare e disfare l’albero di Natale, l’8 Dicembre si addobba con nastri, palline, luci e fiocchi e il 6 Gennaio invece si libera il povero alberello da tutti questi pesi. Non sappiamo il perché di queste due date ma in tutta la Toscana è così infatti anche a Firenze le luci del maestoso albero in piazza Duomo vengono accese dal Sindaco in persona proprio l’8.
2- Il Ceppo: se si ha un camino in casa sarà una gioia rispettare questa antica tradizione contadina. La sera della vigilia deve essere portato in casa un ceppo, ovvero un grande tronco di legno, che deve essere acceso e deve ardere fino al 26 (in alcuni casi anche fino alla Befana).
3- Latte e Biscotti per Babbo Natale: tradizionalmente in Toscana Babbo Natale passa la notte della vigilia a depositare i doni per i bambini buono sotto l’albero… allora da sempre prima di andare a dormire i bambini lasciano vicino all’albero in bicchiere di latte e qualche biscotto per rifocillare il barbuto signore. La mattina al risveglio il bicchiere è vuoto e dei biscotti sono rimaste solo le briciole…
Sono piccole tradizioni, magari tutte nostre, però per noi sono importanti perché creano più di molte altre cose l’atmosfera calda e gioiosa del Natale.